Superbonus e altri bonus casa

Superbonus e altri bonus casa

La nuova aliquota dell’incentivo edile più utilizzato dello scorso biennio cambia le carte in tavola per chi decide di procedere con lavori sulla propria casa. Tra il nodo della cessione dei crediti e tempistiche incerte per la fine dei cantieri, scegliere altre opzioni potrebbe rivelarsi più conveniente

L’aliquota del Superbonus è ormai scesa dal 110% al 90%, come deciso dal governo Meloni che ha inserito il taglio della percentuale di sconto nel testo della Legge di Bilancio.

Il nuovo regime fiscale fa sì che in alcuni casi l’incentivo ai lavori edili più richiesto (e più discusso) dell’ultimo biennio non sia più la scelta più conveniente per chi decide di ristrutturare casa.

Bonus casa, nuove norme per i cantieri pù grandi: cosa sapere

Un dettaglio a cui fare attenzione. Non tutti sanno che chi affida lavori di importo superiore a 516 mila euro a imprese che non sono in possesso dell’attestazione Soa non può accedere ai bonus casa. Un discorso che vale tanto per il superbonus quanto per le altre agevolazioni, come il 50% ordinario per le ristrutturazioni, l’ecobonus, il sismabonus e l’appena prorogato bonus barriere architettoniche al 75%.

IL PARTICOLARE

Un dettaglio per il 2023 peraltro non giunto dalla manovra, ma risalente a qualche mese prima: per la precisione, al 21 maggio del 2022, quando è entrata in vigore la legge di conversione del Dl Ucraina (n. 21/2022) che prevede, all’articolo 10 bis, uno stretto collegamento tra i lavori agevolati e la Soa, cioè l’attestazione tipica degli appalti pubblici che oggi serve nelle opere di importo superiore ai 150 mila euro

CHI RILASCIA IL CERTIFICATO

A rilasciarla sono società vigilate dall’Anac che verificano diversi requisiti, come la capacità economica, le attrezzature e i dipendenti. Vengono inoltre controllati tanto i versamenti contributivi e previdenziali quanto le norme in tema di infiltrazioni mafiose. Le imprese improvvisate, di fatto, sono escluse da questo sistema, perché non hanno un curriculum sufficiente ad ottenere la Soa. E, per la proprietà transitiva, da adesso sono escluse anche dai cantieri più grandi che accedono alle agevolazioni

Il Superbonus nella sua versione originaria al 110% potrà ancora essere utilizzato soltanto in alcuni casi limitati e solo per un periodo di tempo ben definito (il 31 marzo, ad esempio, per i proprietari di villette che hanno già completato almeno il 30% dei lavori previsti entro lo scorso 30 settembre 2022)
La modifica normativa riapre quindi la strada all’utilizzo di altre agevolazioni ancora attive e diverse dal Superbonus, già confermate per il 2023 e il 2024. Si va dal bonus giardini, pensato per chi intende rinnovare gli spazi verdi di casa, al bonus barriere architettoniche

A questi si aggiungono il bonus ristrutturazioni, il sismabonus per chi vive nelle zone sismiche 1,2 e 3, e l’ecosismabonus, destinato a opere in parte pensate per la riqualificazione energetica di un edificio e in parte per la riduzione del rischio sismico.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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